Diritto di prelazione: cos’è, come funziona e quando si applica
Il diritto di prelazione è la facoltà riconosciuta a un soggetto di essere preferito ad altri, a parità di condizioni, nella conclusione di un contratto.
Questo strumento giuridico è particolarmente utile per chi desidera tutelare determinati interessi nelle compravendite, sia immobiliari che commerciali.
Tipologie di prelazione
Il diritto di prelazione può essere di due tipi:
- Prelazione legale: prevista direttamente dalla legge, è opponibile ai terzi e conferisce al titolare il diritto di riscatto o retratto, cioè la possibilità di subentrare nell’acquisto del bene a determinate condizioni.
- Prelazione convenzionale: nasce da un accordo tra le parti, spesso inserito nei contratti di compravendita o locazione.
Prelazioni legali più comuni
Nell’ambito delle vendite, le prelazioni legali più frequenti sono:
- Prelazione ereditaria: tutela i coeredi in caso di vendita di quote ereditarie.
- Prelazione nella locazione commerciale: permette al conduttore di acquistare il locale in affitto se il proprietario decide di vendere.
- Prelazione agraria: tutela l’affittuario coltivatore o i proprietari confinanti in caso di vendita di terreni agricoli.
- Prelazione sui beni culturali e del paesaggio: disciplinata dal D,lgs 22 gennaio 2004, n.42
Ma come funziona il diritto di prelazione?
Quando il proprietario intende vendere un bene soggetto a prelazione, deve notificare formalmente al titolare la propria intenzione, indicando il prezzo e le condizioni di vendita. Il titolare ha poi un termine, generalmente di 60 giorni, per decidere se esercitare il diritto di prelazione.
Se il diritto non viene esercitato entro questo termine, il proprietario è libero di vendere a terzi, ma alle stesse condizioni comunicate al titolare della prelazione.
In caso di violazione della prelazione, il titolare può esercitare il diritto di riscatto entro i termini previsti dalla legge, subentrando all’acquirente e pagando il prezzo stabilito.
Il diritto di prelazione, in sintesi, è uno strumento giuridico che tutela determinati soggetti, garantendo loro priorità nell’acquisto di beni. Conoscere le regole, i termini e le modalità di notifica è essenziale per evitare contenziosi e per esercitare correttamente il proprio diritto